Rapporti Autorità portuale/Comune, il sindaco Midili avvia il dialogo con la Regione. Confronto con gli assessori Aricò, Amata e Tamajo

Il sindaco Pippo Midili ha discusso dei problemi del porto di Milazzo con gli assessori regionali Elvira Amata (Turismo), Alessandro Aricò (Infrastrutture) e Edy Tamajo (Attività produttive) rappresentando come la città del Capo sia continuamente “penalizzata e mortificata” dalle scelte adottate dall’Autorità di sistema che “disattende le indicazioni che sono state date in occasione del parere espresso sul documento di programmazione strategica e e non dialoga col Comune.
Questa vicenda della gestione dei Terminal è poi paradossale ha spiegato ai rappresentanti del governo regionale perché – ha sottolineato Midili– sono state portate avanti procedure che non consentiranno a nessuno di poter gestire le strutture in quanto non prevedono la copertura di costi per servizi offerti al passeggero. Costi che l’aggiudicatario della concessione dovrebbe addossarsi in aggiunta al canone, triplicando praticamente l’investimento, con impossibilità di recupero degli introiti. È chiaro che siamo preoccupati per quello che potrà accadere nell’immediato visto che a fine agosto scadrà l’ultima proroga alla Comet che non ha partecipato al bando e quindi dal primo settembre, ovvero in piena stagione turistica, ci ritroveremo forse con le sole biglietterie aperte, ma senza servizi (bar, toilette) per i vacanzieri. E a quel punto scatteranno le proteste e magari i destinatari saremo noi amministratori comunali. Non ci sto e per questo ho chiesto agli esponenti del governo regionale di intervenire.
Quale rappresentante di questa città chiedo – ha concluso il Sindaco – che Milazzo abbia lo stesso trattamento di altri porti, come Messina dove l’Autorità portuale incassa un onere dai vacanzieri per garantire i servizi. Perché a Milazzo non succede? Perché continuare a mortificare il nostro porto depotenziandolo giorno dopo giorno. Basta fare un sopralluogo per rendersi conto della situazione di abbandono della banchina XX Luglio, dell’assenza di navi commerciali con conseguente azzeramento dei portuali, la fine di ogni attività fatta eccezione per quella svolta per i pontili della Raffineria. Creando disagi ai chi si reca alle Eolie si vuole danneggiare anche questo servizio rivolto ad oltre un milione di passeggeri all’anno?”

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